Azienda
Un'azienda antica che guarda al futuro.

Questa è la nostra azienda agricola e queste pagine vi accompagneranno, se vorrete, lungo un racconto che vi permetterà di conoscerci meglio.

Noi

L'azienda

Adagiata sulle colline di Ponte dell’Olio, in Val Nure, la tenuta si affaccia sulla pianura da una terrazza panoramica naturale godendo di una vista magnifica che giunge sino alle nevi alpine.

Questa è la nostra azienda agricola e queste pagine vi accompagneranno, se vorrete, lungo un racconto che vi permetterà di conoscerci meglio. Vorremmo trasmettere con poche parole e qualche immagine la passione che ci conduce quotidianamente e comunicare l’orgoglio di appartenere al mondo agricolo e di trarre direttamente dalla terra il frutto del nostro lavoro. Vorremmo che dal rispetto che dimostriamo nei confronti dell’ambiente trasparisse la consapevolezza del ruolo essenziale che riveste l’attività agricola. Infine, dopo un percorso di emozioni attraverso i nostri vigneti, vorremmo vi venisse la voglia di venirci a trovare.

Noi vi aspettiamo.

Baraccone è una piccola azienda agricola della Val Nure: 10 ettari di superficie vitata e 45.000 bottiglie di vini biologici DOC. 

L’azienda gode di condizioni naturali favorevoli che consentono di produrre uva sana e ben matura: i vigneti, situati tra i 300 e i 400 metri di altitudine, sono tutti posizionati su fianchi collinari arieggiati e orientati a est e sud-est; inoltre i boschi che li incorniciano garantiscono biodiversità e assoluta protezione da qualunque fonte di inquinamento. La gestione del vigneto si fonda sull’attenta osservazione quotidiana, sul rispetto dell’ambiente circostante e sulle tecniche del metodo biologico.  Il lavoro in cantina si limita alla conservazione e valorizzazione della materia prima per esaltare le caratteristiche dell’annata, del terreno e delle varietà.

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Storia

La vocazione vitivinicola della famiglia risale agli inizi del secolo scorso ma solo negli anni ‘90 si è trasformata in attività professionale.

Sono tanti i ricordi, tramandati di generazione in generazione, legati alla raccolta e alla pigiatura dell’uva: una lunga storia che parla di fatica e passione per la terra. Un racconto che spesso, per volontà o per destino, è stato scritto da donne. L’azienda agricola Baraccone deve il suo nome alla località omonima, presso Folignano di Ponte dell’Olio, dove, ai primi del ‘900, fu fondata la cantina che qui operò, in modo amatoriale, per circa un secolo e dove tuttora sono situati i più vecchi vigneti. Qui, in passato, si fermavano le giostre itineranti e i circensi rappresentavano i loro spettacoli (baraccone in dialetto piacentino significa giostra).

Da questi ricordi ha preso forma il marchio dell’azienda raffigurante un giocoliere.

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Persone

L’azienda agricola è a conduzione familiare: la dirige Andreana con l’apporto fondamentale di Umberto e Benedetta. 

La preziosa attività di consulenza agronomica di Pierluigi Donna, che ha consentito nel 2015 il passaggio al protocollo biologico, viene tramutata in azioni concrete da Alessandro e Davide che gestiscono quotidianamente i vigneti. La regia della cantina è affidata all’enologo Stefano Testa che, seguendo l’azienda sin dai primi anni, ne ha determinato una graduale e costante crescita.

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Partner

ValoreValnure è un’associazione di produttori di vino, amici tra loro, tutti appassionati del proprio lavoro, tutti innamorati della terra in cui vivono. Lavorando in modo differente, producendo vini diversi e rappresentativi di ben distinte personalità, le cantine che compongono questo gruppo riescono ad offrire un panorama vasto e suggestivo dell’enologia della Val Nure.
ValoreValnure opera per valorizzare il suo territorio organizzando manifestazioni e appuntamenti allo scopo di divulgare le ricchezze territoriali che la Val Nure può offrire: paesaggi, borghi, prodotti tipici, ristoranti e naturalmente... vino.

La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del Vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta".  Attualmente sono circa 1300 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 13.000 ettari di vigneto.  Il suo marchio è ormai riconosciuto da appassionati e addetti ai lavori come garanzia di qualità.

Sata Studio Agronomico (nelle persone di Pierluigi Donna e Marco Tonni) è la società di consulenza di cui Baraccone si avvale per la gestione dei vigneti. Grazie a questa collaborazione, Baraccone ha ottenuto la certificazione biologica.
L’approccio di Sata mira alla riduzione dell’impatto ambientale e alla tutela della biodiversità. La valutazione della biodiversità nelle sue diverse componenti risulta infatti essenziale per comprendere le conseguenze che le nostre azioni hanno sulle forme di vita presenti nell’ecosistema del vigneto e negli spazi ad esso annessi.
Grazie alla collaborazione con Sata la nostra azienda ha partecipato a Bio Pass®, ossia il progetto italiano per la misura, la salvaguardia e l’incremento della biodiversità in viticoltura.

Siamo partner di RIPRESO un Gruppo Operativo della Regione Emilia-Romagna che ha l'obiettivo di ottimizzare le prestazioni economiche delle aziende vitivinicole attraverso l’utilizzo di dati telerilevati funzionali all’applicazione sito-specifica degli input. Attraverso una diffusione più capillare della viticoltura di precisione, il Piano intende combinare elementi di innovazione tecnologica e di tradizione vitivinicola, al fine di armonizzare concetti spesso tra loro divergenti quali efficienza, produttività, standard qualitativi elevati e ridotto impatto ambientale.

Il progetto si articola in una serie di azioni tese a:

  • Individuare una strategia di gestione volta a uniformare la variabilità del vigneto per massimizzare l’efficienza degli input esogeni, migliorare la produttività e la qualità delle produzioni e ridurre l’impatto ambientale della viticoltura;
  • Ridurre l’impiego del rame attraverso una strategia di difesa a rateo variabile basata sull’adeguamento del volume di irrorazione in maniera proporzionale alla vigoria della chioma rilevata in tempo reale da un sensore di prossimità;
  • Promuovere la vendemmia selettiva, sia essa manuale o meccanica, come duplice strumento di valorizzazione della variabilità per la diversificazione e qualificazione produttiva nonché di adattamento al cambio climatico.

Il progetto è finanziato con un contributo complessivo di € 178.398,94 dal FEASR, nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 Emilia - Romagna – Tipo di operazione 16.1.01 - Gruppi Operativi del Partenariato Europeo per l’Innovazione: “Produttività e sostenibilità dell'agricoltura” – Focus Area 2A – Progetto “RIPRESO”, Domanda di sostegno n. 5149719

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Siamo partner di IN+VITE, un Gruppo Operativo della Regione Emilia-Romagna che ha l’obiettivo di mettere a punto nuovi sistemi di gestione del vigneto che possano risolvere alcune delle problematiche più importanti della viticoltura collinare emiliana:

  • gli effetti negativi della carenza idrica sul vigneto in fase di allevamento e sul vigneto produttivo;

  • la scarsa efficacia e l’elevato costo della concimazione azotata organica e minerale, nonché la perdita dell’azoto nitrico verso i corpi d’acqua superficiali;

  • fenomeni di accumulo di rame nel suolo, dovuti alla scarsa persistenza dei prodotti fitosanitari di copertura sulle chiome e all’elevata frequenza della loro applicazione nei programmi di difesa.

L’obiettivo generale del gruppo operativo è verificare l’efficacia di sistemi di gestione altamente innovativi che possano massimizzare l’efficacia degli input esterni, riducendone drasticamente le dosi impiegate.

Il progetto propone una serie di azioni finalizzate a:

  • Messa a punto di un protocollo di impiego degli idrogel in viticoltura, al fine di migliorare la tolleranza del vigneto non irriguo alla carenza idrica, ridurre le fallanze all’impianto, anticipare l’entrata in produzione, e contenere le perdite di resa nel vigneto maturo;

  • Messa a punto di un nuovo protocollo di concimazione, in riferimento sia alla produzione integrata (fertilizzanti minerali), sia alla viticoltura biologica (fertilizzanti organici), che possa ridurre le dosi di azoto applicate, massimizzarne l’efficacia, e contenere al minimo le perdite di azoto verso i corpi d’acqua superficiali e di profondità;

  • Valutazione di co-formulanti di origine naturale in grado di massimizzare la permanenza dei trattamenti fogliari sulle chiome e ridurre i fenomeni di accumulo di rame nel suolo.

Il progetto è finanziato dal FEASR, nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 Emilia – Romagna – Tipo di operazione 16.1.01 – Gruppi Operativi del Partenariato Europeo per l’Innovazione: “Produttività e sostenibilità dell’agricoltura” – Focus Area 4B – Progetto “IN+VITE” n. 5517720.

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